venerdì 2 gennaio 2015
C'ERANO UNA VOLTA LE CHIACCHIERE IN SEGGIOVIA.
C'erano una volta le chiacchiere in seggiovia. Si scivolava in avanti sugli sci allineati e ci si dava uno sguardo, poi tutti seduti e attenzione alla sbarra. Posso? Prego. Attenzione alla testa. Vada - e tiravi giù e tutti si sistemavano sul poggiapiedi, certi si accendevano perfino una bella sigaretta. Belle le piste oggi, vero? Proprio, giornata fantastica. Senta, volevo chiederle: una informazione. Dica? Qui come sono le piste? è la prima volta che vengo. E tu cercavi di spiegare e spiegavi, parlavi delle piste e dei ristoranti, davi un nome alle montagne intorno arrivando circa al pilone 8 poi finiva che chiedevi al tuo interlocutore da dove venisse lui, e lui ti rispondeva - mettiamo - da Voghera. Tu gli dicevi che avevi avuto una morosa di Voghera o magari che durante il militare avevi conosciuto uno di Voghera - Però adesso non mi ricordo il nome - facevi lo sforzo di ricordare e ricordavi che lui era alto e magro oppure basso e grasso, che era biondo o moro o calvo e che la sua famiglia aveva una farmacia - o una panetteria o un negozio di casalinghi, é lo stesso, lo dico per fare degli esempi - e il tuo interlocutore di Voghera o di Mantova o di Forlì verso il pilone 12 faceva uno sforzo per ricordare e per capire chi potesse essere esattamente il tuo commilitone e saltava fuori che lo conosceva e che quella che ricordavi come una farmacia era in realtà una gastronomia che però adesso non c'è più e che il tuo amico si chiamava Mario Rossi - diceva lui, il tipo in seggiovia - mentre nella tua mente invece, all'improvviso, compariva nitido e inequivocabile un nome che non era Mario, ma Fabrizio. E un cognome che era Rossi. Fabrizio Rossi, classe 67. Ti era venuto in mente il nome esatto. Ah, sì, è il fratello di Mario - ti diceva il tipo e intanto eri arrivato alla stazione a monte, scendevi dalla seggiovia e salutavi i tuoi compagni di viaggio e gli dicevi Salutatemi Fabrizio se lo vedete e loro Senz'Altro! E andavano via. Stavi lì in piedi a guadrarti intorno, dopo esserti stretto gli scarponi, é ripetevi mentalmente il nome Fabrizio Rossi, che eri andato a ripescare nei meandri della tua memoria chissà dove. Una volta tutto questo poteva succedere. Una volta. Adesso ci sono gli smartphone.
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