giovedì 21 febbraio 2013

THE SHOW MUST GO ON.

Lo so che io adesso qui, dovrei raccontare di un'altra cosa. Voi vi aspettate che io parli degli sci da 19 euro e 95 che ho comprato e montato a telemark e a usato ieri. Invece no. Quello, dopo.

Adesso volevo dire un'altra cosa.

Ho sentito la cosa di Giannino e delle sue due lauree e del master che invece, a quanto pare, non ce li ha. Adesso, io conosco tanta gente che insomma, alla fine si sa, le cose le ha fatte un po' così, diciamo che ha cercato di rimettere i conti a posto con il destino perché lui sentiva che quella cosa che non aveva mai veramente fatto, in fondo, se la meritava lo stesso, la stava per fare. E' come se l'avesse fatta. Alpinisti dico, ad esempio. Cime che erano quasi cime e sono diventate cime, va bè. Sportivi. Ma anche altri. Laureati, diplomati, abilitati, insomma un sacco di gente. Ma sì, dai. Noi italiani siamo fatti così, noi abbiamo una visione delle regole e dei limiti che è abbastanza flessibile. Che comunque, alla fine, è triste da dire, ma per certe cose ha anche i suoi lati positivi.

In Italia, se non hai una assicurazione sanitaria o la mutua del tuo paese, ti aiutano lo stesso.
In Italia se vieni qui su un barcone e non hai niente, niente proprio, qualcosa e un posto te lo trovano.
In Italia se non c'hai i soldi per l'asilo o non c'hai l'asilo proprio, un nonno o una nonna o una signora che ti aiuta a tenere il tuo bambino mentre tu vai a lavorare, li trovi sempre.
A Napoli c'è il caffè già pagato, che è una cosa che non c'è in nessun altro posto del mondo, è un tipo di caffè che se tu vai lì e vuoi bere un caffè e non c'hai una lira (non c'hai un euro) il caffè te lo danno lo stesso, perché ogni tanto c'è qualcuno che di caffè ne paga due e ne beve uno solo. D'ufficio. Caffè sospeso, si chiama. Non è un diritto. Non è una regola. E' una pratica. E' un favore. E' come una specie di assicurazione, un sindacato, un esercito della salvezza del caffè. Contro tutte le norme e le regole. In Svizzera ad esempio, dove dal punto di vista amministrativo credo che funzioni tutto molto bene, a Zurigo ad esempio, il caffè sospeso secondo me non ce l'hanno. Avranno altre cose. Ad esempio dei servizi che funzionano. Un economia che cresce. Treni puntuali. Piste ciclabili ovunque. Scuole che funzionano. La Rivella, va bè la Rivella tenetevela. Cose così, hanno, in Svizzera.

Insomma, in Italia, se dimostri che meriti, gli italiani ti aiutano. O se ti "aiuti" da solo, in un certo senso, tollerano. Chiudono un occhio. Portano pazienza.

Ecco, allora io adesso volevo dire una cosa. Volevo dire che in fondo a me che Giannino - che mi stava anche simpatico per certi versi - che si sia per così dire aiutato un po' da solo, mi fa effetto ma solo fino a un certo punto. Ci eravamo già abituati a questa cosa.

A me che fa effetto, ma veramente effetto, è quello che va dicendo adesso che lo hanno sgamato. La disinvoltura. Il sistema con cui dice "Susatemi. Arrivederci. Andate avanti voi."

Cioè, mi pare che abbia detto "Queste sono le regole, se uno sbaglia è fuori. " che io ok, concordo. In politica, nella vita pubblica, quando si tratta di amministrare il bene comune quello mi sembra il minimo. Cosa c'entra l'andate avanti voi? Cosa c'entra il perdono che invocano alcuni, adesso? Non siamo mica a "C'è posta per te".  Quella tra l'altro, Giannino, quella del Fare per fermare il declino era una regola che avevi dettato tu. Una bella regola.

Allora la mia perplessità, enorme, a questo punto è questa: ma se nessuno ti sgamava, Giannino, allora?
Allora vuole dire che la cosa davvero importante in questo paese e in quello che ci apprestiamo a costruire non è essere puliti e rispettare le regole, ma non farsi beccare. Non farsi sgamare, mai. Che questa, direi, è una cosa a cui noi Italiani eravamo già abituati. A quelli che non li beccano mai.

Poi c'è un'altra cosa, l'ultima, ma credo sia la più importante. Sono quelli che dicono "Beh, Giannino ha sbagliato ma in fondo le cose che dice sono cose giuste e intelligenti. Andiamo avanti lo stesso." La filosofia del " The show must go on." Certo, andiamo avanti lo stesso, alé. Come sempre.

Ecco, io quella, la filosofia del "The show must go on" non l'ho mai sopportata. L'idea che bisogna andare avanti a tutti i costi. Sempre. Sopportare. Mandare giù. Quella mi fa veramente incazzare. Come se non ci fosse modo di correggersi e di cambiare.

Cambiare. Cambiare. Cambiare.

Ma vogliamo veramente cambiare, noi?

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