giovedì 13 giugno 2013

FOTO RICORDO.


Ieri ho pubblicato su Instagram una foto di me al Passo Stelvio, volevo dirvi come è andata la faccenda della foto.

Sono arrivato in cima al Passo con la bici e volevo fare una foto ricordo con l'autoscatto allora ho preso il telefono dalla tasca della maglia, mi sono messo sotto il cartello per scegliere l'inquadratura, stavo per fare la foto e dall'altra parte della strada un volontario mi ha chiamato e si è offerto di scattarmi lui una foto, mi ha fatto quel gesto del click fotografico con le mani tenendo un occhio chiuso, era un motociclista tedesco vestito appunto da motociclista tedesco. 

Grazie, ho detto io, grazie, perfetto.

Lui era uno biondo, con una pancia grossa enorme la pelle lucida e delle gote rosse rosse. Il tipo ha posato il suo casco sullo specchietto retrovisore della sua moto e si è avviato con una corsa goffa e saltellante sui talloni verso di me ma nel frattempo il suo casco è caduto per terra e ha iniziato a rotolare verso valle, allora lui il motociclista è tornato indietro sempre con quella corsa goffa saltellante, ha fermato il casco che rotolava verso valle e l'ha risistemato sulla moto.

Mi ha guardato come dire Adesso Arrivo. 

Poi per recuperare il tempo perduto ha fatto di nuovo per attraversare la strada di corsa, non ha guardato dai lati se arrivava qualcuno e nel frattempo arrivava una moto, una moto di un altro motociclista tedesco che transitava per il Passo e se lo stava mettendo sotto, per fortuna non si sono presi i due motociclisti tedeschi, solo un bello spavento, lì al passo in quel momento si sono bloccati tutti.

Un bello spavento.

Poi finalmente il motociclista è arrivato da me dall'altra parte della strada, il tipo aveva un tarzanello che gli pendeva dal naso ma io a quel punto non avevo più il coraggio di dire niente, l'ho salutato come se il tarzanello non ci fosse Buongiorno gli ho detto e gli ho dato in mano il telefono pronto per scattare, lui si è inginocchiato e mentre cercava di inquadrarmi e mi sorrideva e mi parlava in tedesco - io non capisco il tedesco - e il tarzanello sbandierava allegramente sotto il suo naso, il mio telefono gli è sfuggito dalle mani, allora lui ha cercato di riprenderlo al volo e nel farlo il telefono ha cominciato a piroettare nell'aria e a volare ancora più in alto, ha cercato di intervenire anche uno lì' in parte un passante che passava e che si mangiava un gelato, anche lui al volo ha cercato di afferrarlo il mio telefono ma niente, il telefono ha fatto un gran volo ed è finito di piatto sull'asfalto quattro metri più in là.

Pamm.

Lui il motociclista tedesco come niente fosse si è alzato da inginocchio come era messo e l'ha ripreso il mio telefono, ha tolto la polvere con le sue manone unte di panino wurstel e krauti e ha detto in tedesco qualcosa che credo volesse dire Tranquillo è solo un po' di polvere non ti preoccupare, ha provato a scattare di nuovo ma nel frattempo il telefono si era spento allora io ho riacceso il telefono e glielo ho consegnato in mano un'altra volta e ho pensato Speriamo e lui finalmente il motociclista ha scattato questa cazzo di cazzo di foto. 

Ahhh. 

Poi il motociclista mi ha dato il telefono in mano e mi ha fatto il gesto di ok con il pollice alzato, anche io ho risposto con il pollice alzato, ok, tutto ok. 

Poi mentre il motociclista tedesco attraversava la strada e tornava dall'altra parte, io mi sono messo via il mio telefono ammaccato in tasca e a lui al motociclista tedesco gli ho detto, a bassa voce, non che tornasse indietro: 

Vai piano con quella moto.
Vai piano che la Germania è lontana, Santo Cielo.

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