mercoledì 31 ottobre 2012

METTI CHE.

Metti che stai lavorando. La tua vicina di casa ti chiama per il caffè. La tua vicina di casa si chiama Teresina. Una vicina di casa che ti chiama tutte le mattine per il caffè, può non chiamarsi Teresina?

Metti che tu interrompi il tuo lavoro e scendi da basso. Bevi il caffè. Fai due chiacchiere. Giochi un po' con il tuo cagnolino. Al tuo cagnolino piace farsi rubare una pallina di pezza dalla bocca. Gli piace che lo insegui e che tu cerchi di prendergliela dalla bocca, la pallina. Lui cerca di non lasciartela prendere. Però te la lascia prendere.

Metti che poi torni di sopra e ti rimetti al lavoro al computer. Prima di ricominciare a scrivere quello che devi scrivere controlli la email. Twitter. Vai direttamente a leggere l'ultimo post su paolonori.it, che fai prima. Controlli i messaggi di fb, ora ci sono anche quelli da controllare.

Sulla tua pagina compare un post di Voi siete qui -Radio24, che è un programma radio di Matteo Caccia nel quale leggono dei racconti. Lo scorso anno, a febbraio, ne hanno letto uno dei tuoi. Chiedono agli ascoltatori di scrivere qualcosa di "Quella notte memorabile, quando avevate 15/16 anni". Un commento.

Allora tu provi a pensare. Ti ricordi di una cosa. Scrivi. Scrivi direttamente nella casella dei commenti la tua notte memorabile di quando avevi 16 anni così come ti sta tornando in mente. Forse ne avevi 17, ma non importa. Ti sforzi di ricordare, per dieci minuti. Scrivi tutto in dieci minuti. Poi rileggi. Ti accorgi che è troppo lungo, lì chiedono dei commenti, non dei racconti. Non sta bene, approfittare dello spazio altrui.

Buttare tutto ti dispiace. Allora decidi a fare un taglia-incolla. Di salvare quello che hai scritto tra i tuoi files. Così, perché sarebbe un peccato buttare via tutto.

Premi il tasto invio per errore. Il tuo commento è on-line. Azz. Va bè, amen. Ci sarà qualcuno che si incazza, perché troppo lungo, ma chissenefrega. Nascondi la finestra di fb, ricominci a lavorare.

A mezzogiorno ti chiamano per il pranzo. Scendi. Mangi. Altro caffè dalla Teresina. Rigiochi un po' con il cane. Ti lavi i denti, risali di sopra a scrivere. Prima di cominciare controlli la posta un'altra volta. planetmountain.com, Adam Ondra sale un 9a flash. Maratona di NY, per ora nessun cambio di programma. Speriamo. Controlli FB. C'è un post, Matteo Caccia ha tagliato e incollato la tua storia da un'altra parte e ci ha scritto sopra:"Quella notte. Se cercate più giù trovate questa storia arrivata poco. L'ha postata Emilio. E' talmente bella che la voglio ripostare qui e oggi la leggo in diretta alle 16.35"

E' talmente bella che la voglio ripostare qui e oggi la leggo in diretta alle 16.35. Allora, la leggono. Non si sono incazzati, meno male.

Metti che vivi in un posto in cui l'ADSL non c'è ancora. Verso le 16.00 provi a sintonizzarti su Radio24 in streaming, ma non si sente. Non c'è banda. Dovresti scendere da basso e farti prestare la radio ai tuoi figli. Dovresti spiegargli perché te la devono prestare e loro vorrebbero ascoltare. Niente. Che tu ti imbarazzi. Non ti piace quel silenzio che c'è quando devi aspettare che leggano la tua storia - ovviamente ne leggono delle altre, prima. Potresti andare in macchina e ascoltare da lì. Ma cosa ci fa uno, in auto, in mezzo alla campagna, fuori da casa sua, ad ascoltare la radio. Metti che passa di lì un tuo vicino e devi spiegare.

Meglio di no. Lo ascolterai domani o dopo in podcast, il tuo racconto, quando lo mettono. Cerchi il link. Trovato. http://www.radio24.ilsole24ore.com/player/player.php?filename=121030-voi-siete-qui.mp3 
Al minuto 26:02 c'è la tua storia letta alla radio da Matteo Caccia. Che effetto, che fa.

Perlomeno a me.

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