martedì 18 dicembre 2012

STORIELLINE DI NATALE.



Mi è venuta una idea, qualche giorno fa.
Mi è venuta mentre ero all’autogrill di Agrate. No, non stavo pisciando, lo giuro. Stavo bevendo un caffè e mangiando una Melizia da solo, e pensavo. 
A rimanere tanto tempo da soli finisce che si pensa un sacco.
Mi è venuta l’idea di prendere tra i miei amici di facebook le sei persone che scrivono su fb gli aggiornamenti di stato che trovo più interessanti o coraggiosi o creativi, e di chiedergli una cosa. Parlo dei miei amici che cerco sempre di leggere, quelli che compaiono nelle mie notizie e che con quelle poche righe sono capaci di fare fermare tutto intorno a me e farmi pensare. Sorprendermi. Straniarmi. 
Mi è venuta l’idea di chiedere a ciascuna di queste sei persone se avevano voglia di scrivere una storiella piccola piccola e di regalarmela. Per Natale.
Una storiella che volevano loro, scritta come volevano loro, nel loro stile, con la loro voce. Una cosa che fosse un pezzo di loro, da mettere sul mio blog per farveli conoscere. Una storia al giorno, un amico al giorno. Tipo un aggiornamento di stato che loro postano in trasferta, mettiamola così.
C'era un solo limite: la cosa che gli ho chiesto di scrivere doveva essere una storiella che avesse a che fare almeno vagamente con il mese di dicembre e con il Natale. Non il bianco Natale. Un ricordo. Un elenco di cose ridicole che si fanno a Natale. Un Natale non convenzionale. Un dialogo inventato. Un discorso. Una riflessione.  Quello che volevano. 
Dei sei mi hanno scritto in cinque, per ora. Da stasera comincio a mettere le loro storielle on line, una al giorno. Poi dopo ne ho scritta una anche io di storia, per il giorno di Natale, ma di quella vi dirò più avanti.
A tutti gli altri che mi leggono qui sul blog o magari su fb dico: se avete voglia, se avete tempo, se vi va di scrivermi la vostra storiellina di 1/3 di cartella - che sono circa 600 caratteri - a me farà piacere leggerla. Metterla qui, se per voi va bene. Potete mandarmela come messaggio di fb, la vostra storia. 
O se no, nessun problema, gustatevi quelle dei miei amici, di storie.
Che sono molto belle, secondo me.
E poi niente. Buon Natale. 
Poi non lo dico più.  

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