venerdì 8 febbraio 2013

MONTAGGIO ATTACCHI

Allora. Ci sono un sacco di persone che mi scrivono per sapere come monto io gli attacchi da telemark. E' una cosa curiosa che a questo mondo ci sia della gente interessata a sapere come monto io gli attacchi sugli sci. Molto curiosa. Ce n'è parecchia, tra l'altro.

Credo che una buona parte delle persone lo voglia sapere soltanto per dire che non li monto nella maniera giusta e che loro al contrario li montano in una posizione molto più efficace. Più efficiente. Più classica. Meno estrema. Meno esasperata. Meno pericolosa, anche.

Dunque il mio metodo io ve lo dico lo stesso. Che è molto semplice, in realtà. Troppo semplice forse, talmente semplice che credo che probabilmente resterete delusi da tanta semplicità. Penso anche che si apriranno forum e discussioni e tavole rotonde perché devo dire che effettivamente, da quando io ho iniziato ad andare con gli sci da telemark, non sento altro che parlare che di montaggio classico, montaggio avanzato, montaggio arretrato, montaggio duckstance addirittura. Montaggio a baricentro +1, a -2, a meno 4, montaggio con piastre flottanti, per potere cambiare posizione nell'arco della giornata in base alla neve, alla velocità, alla durezza della scarpa, in base alla larghezza e anche alla lunghezza degli sci. Dati questi che per essere considerati tutti richiederebbero l'impostazione di un sistema a quattro incognite, che è decisamente fuori dalla mia portata. Io ho fatto l'istituto tecnico agrario e poi l'ISEF, i sistemi a quattro incognite niente, non li so fare.

Ecco il metodo:

1. Prendere lo sci e guardare il segno del centro sci (mettete via il metro, il centro sci segnato sul fianco c'è già. Badate bene, non è la metà dello sci. E' il punto in cui il costruttore, su consiglio dei testatori e degli artigiani e degli ingegneri, tutta gente generalmente più competente di me e probabilmente - senza offesa, lasciatevelo dire - anche della maggiorparte di voi, ha deciso di indicare la linea di centro sci.)

2. Adesso prendete uno scarpone. Se guardate bene a metà c'è una tacchetta, una piccola linea sullo scafo che indica il centro scarpone. Anche qui niente metro, niente calcolatrice, niente distanza della pin-line da sottrarre alla lunghezza effettiva dello scafo. Niente calcoli inutili. Niente seghe mentali. Fate coincidere il centro scarpone con il centro sci.

3. Finito, avete finito. Esatto. Gli sci io li monto così. Centro su centro. E funzionano benissimo.

Che a pensarci bene, per farla breve potevo anche dirvi soltanto così:
CENTRO SCARPONE su CENTRO SCI.
Come fanno quelli dello sci alpino.

Poi, se proprio siete tristi perché non c'è più niente da discutere, se vi ho ammazzato tutta la poesia - intanto mi scuso, per avere ammazzato della poesia, io amo la poesia - scrivetemi che vi dico qualche altro argomento di cui preoccuparvi e di cui, eventualmente discutere in seggiovia.

Tipo: rocker si, rocker no. Topsheet in metallo si, topsheet in metallo no. Carbonio si, carbonio no. Costruzione cap o costruzione a sanwich con il fianchetto laterale.

Tutte cose interessanti di cui parlare. Interessantissime. Davvero.

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