VUOTO.

Ero per strada, guidavo, ho visto tre ragazzi, due ragazzi e una ragazza, avranno avuto diciassette o diciotto anni che correvano insieme. Uno due tre, tutti insieme, affiancati sul marciapiede. Va che bello ho detto, è estate e vanno a correre insieme. In compagnia. Poi dopo gli sono passato vicino e ho visto che tutti e tre avevano le cuffiette con la musica nelle orecchie. Uno, due, tre, tutti e tre le cuffiette. Tre iphone in mano e tre paia di cuffiette bianche, ognuno la sua. Avevano lo sguardo fisso in avanti, tre sguardi fissi in avanti nel vuoto, sei occhi fissi nel vuoto. Nessuno parlava. Non ho idea di che cosa pensassero. Nessuno può saperlo in effetti, mi sono detto. Neanche uno che gli corre a fianco.