venerdì 30 agosto 2013

VENTI METRI, METTI IL CASO.

Se per caso Tony Martin ieri ce l'avesse fatta, dopo 175 kilometri di fuga solitaria alla Vuelta de Espagna, se avesse vinto la 6° tappa Guijuelo-Càceres, oggi ci sarebbero state decine o forse centinaia di migliaia di condivisioni qui su fb del video o della foto icona della sua impresa. Milioni di parole e di frasi retoriche nauseabonde sarebbero state usate a beneficio di noi che interagiamo attraverso i social media sul senso della perseveranza, dello sforzo ostinato e solitario, della fatica, della lotta contro tutto e contro tutti per raggiungere i propri obiettivi nella vita, che in questo caso specifico avevano le fattezze classiche del traguardo sportivo e della linea d'arrivo. 

Dopo 3 ore e 54 minuti di sforzo "solo-contro-tutti" Tony Martin, a venti metri dal traguardo, è stato raggiunto, risucchiato dal gruppo e sorpassato. Non ha vinto e non è nemmeno arrivato secondo e nemmeno terzo, è arrivato con lo stesso tempo del gruppo, confuso nel gruppo. Fra qualche mese, a parte gli appassionati del genere, nessuno si ricorderà più di questa impresa pazzesca, forse una delle più grandi performance sportive del ciclismo moderno. Le immagini della sua fuga leggendaria, le foto e il video di Toni Martin davanti da solo che viene inseguito dal gruppo passano così da subito, già da oggi, dalla categoria "inspirational video" alla categoria "funny video" e le condivisioni, nella maggior parte dei casi, avranno il loro apice emotivo in quel sorriso sarcastico con cui ciascuno di noi accoglie il fallimento o l'insuccesso di qualcun altro, nello specifico una "inchiappettata" come questa, con quella parte di noi sadica e meschina in grado di ironizzare su chiunque persona e su qualsiasi argomento. 

Ogni avvenimento, ogni azione, ogni fatto che ci succede intorno viene oggi plasmato, usato e consumato, bruciato in pochi secondi (gli esperti suggeriscono di non superare mai i 180") per costruire un senso e per rivendere qualcosa, che sia un idea o un prodotto, o sempre più spesso tutte e due le cose insieme. Questo è il mondo di oggi, questa è la realtà dell'informazione moderna e dei social media. Rassegnamoci. 

A volerla prendere per quello che è, però, la lezione di Tony Martin, è semplice da imparare: anche se sei il Campione del Mondo, anche se sei nettamente il più forte, anche se hai lottato senza risparmiarti dall'inizio alla fine, anche se ti sei allenato, hai sofferto, insistito e insistito, anche se ci hai creduto fino alla fine e hai dato tutto quello che avevi da dare e forse anche qualcosa che non pensavi nemmeno di avere, hai perso. Può succedere. Nella vita qualche volta si vince e qualche volta si perde, anche se sei il migliore. Anche se meritavi di vincere. 

E' solo nei film che gli eroi vincono sempre. La vita invece, è una cosa diversa.

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