martedì 29 luglio 2014

ESSERE NELLA NORMA.

Mi è simpatico il signore della storia qui, è una bella storia da sentirsi raccontare, leggetela.
Però volevo dirvi, anche se non siete mai stati sovrappeso e non siete mai stati così depressi da dovervi drogare o ubriacare tutte le sere e gonfiare di cibo ai fast food fino ad essere così insoddisfatti di voi stessi da non avere voglia di fare niente, insomma se siete soltanto mediamente felici e mediamente soddisfatti di voi stessi, se è una vita che vi allenate normalmente, seriamente, regolarmente, se è tutta una vita che vi impegnate nello sport o in qualcosa che per voi conta davvero che ne so io la musica, la pittura, il tiro al piattello, il ballo, il bridge, gli scacchi, la selezione per maestro di sci, qualche cosa, qualsiasi cosa, quello che volete e magari nonostante tutti gli sforzi e i sacrifici e l'impegno che ci mettete non siete ancora riusciti a realizzare il vostro sogno ma ne avete realizzati tanti piccolini; e anche se non vi mettono sulle pagine dei giornali con la vostra storia normale perché non è straordinaria ma è normale, soltanto normale, troppo normale, ecco volevo dirvi: non scoraggiatevi. Non preoccupatevi. Siete nella norma, anche voi, e non c'è niente di triste o di scoraggiante nell'essere nella norma. La vita è così che funziona. Normalmente. Va avanti per piccoli passi, piccoli traguardi quotidiani che ai più restano invisibili. Non è questione di essere pecore o leoni. E' questione di essere uomini o donne. Esseri umani. Le pecore e i leoni vanno bene a un certo tipo di cinema e a un certo tipo di giornalismo che non sa raccontare la normalità, l'impegno, il quotidiano, l'equilibrio, la fatica, la pazienza, l'armonia, l'accontentarsi. Cercate sempre di distinguere la realtà dalla fantasia. Perché a un certo punto, sentendo certe storie, si fa quasi fatica a capire cosa è una e cosa è l'altra. E quello, è il dramma.

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