venerdì 8 febbraio 2013

PIGIAMA AZZURRO.

Sei fermo a un semaforo rosso, è una strada che fai spesso quella. Cerchi per l'ennesima volta con lo sguardo quel balcone su cui sai che c'è ancora un albero di Natale perfettamente addobbato, con le palle e i festoni lampeggianti e tutto. E' il 7 febbraio, oggi. 

Mentre sei lì si apre la porta finestra che da sul balcone ed esce uno, uno un po' spettinato, sulla quarantina, con una sigaretta in bocca. Guarda giù, in strada. Si gratta lentamente sul petto. Poi gira la testa verso l'albero di Natale, lo mette a fuoco meglio con lo sguardo e si avvicina. Verde, semaforo verde. Sei il primo della fila ma non ti muovi. Il tizio sul balcone si avvicina all'albero e comincia a smontarlo. Da dietro ti suonano, un colpetto di clackson. Il tizio sul balcone inizia a togliere i festoni e i fili con le luci, i rami dell'albero sbattono, l'albero dondola, vacilla. Da dietro ti suonano ancora, vogliono andare, c'è uno con la Smart che sbraita dietro a te, tu non ti muovi. Il tipo con la Smart ti aggira a destra accelerando e frenando e sgommando, ti sorpassa facendo dei gestacci. Urla qualcosa tipo coglione o minchione o qualcosa del genere, tu niente, sorridi senza levare le mani dal volante e continui a osservare il tipo sul balcone. Giallo. Poi rosso, di nuovo. 

Il tizio sul balcone ora è in difficoltà, alcuni festoni non ne vogliono sapere di venire via. Lui prova a tirare un po' ancora ma debolmente, niente, non vengono via. Allora il tizio in qualche modo rimette l'albero al suo posto, ora è tutto storto, instabile. Pende. Il puntalino giallo che sta in cima all'albero cade giù, rimbalza sulla ringhiera e rientra nel balcone. Semaforo verde. Il tizio non si piega nemmeno a raccoglierlo, il puntalino, lo lascia lì per terra, fa un altro tiro di sigaretta e camminando lentamente rientra in casa, chiudendosi la porta finestra alle spalle. 

Metti la prima e riparti. Seconda, terza, poi freni ancora. Seconda, stop. C'è un altro semaforo. A fianco a te c'è il tipo della Smart, lo guardi, non dici niente. Lui ti guarda, non dice niente. Motore che gira in folle, guardi l'ora, sono le 16.47. Continui a pensare a quell'albero di natale storto e al tipo sul balcone. Il tipo indossava un pigiama. Azzurro. 

E come altro poteva essere vestito?

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