venerdì 10 maggio 2013

LE MIE FELPE CHE NON SONO PIU' MIE.

C'è un momento nella vita di un padre che è un momento speciale e quel momento è il giorno in cui tuo figlio inizia a portare la tua stessa misura di scarpe, di calzini, di pantaloni, di vestiti. E' un momento bellissimo e per certi versi è anche un momento inquietante, perché significa che tu da quel giorno in avanti ogni volta che dovrai vestirti non potrai mai più sapere se quella cosa che ti volevi mettere è lì pronta a tua disposizione nel tuo armadio, oppure no.

Allora finisce che ti vesti con delle cose assurde che non usavi più da anni e che non sapevi nemmeno più di avere e ti conci in un modo che ti sembra di essere un deficiente, un po' scombinato, te ne vai in giro tutto il giorno con la sensazione di essere vestito come un pagliaccio e che tutti stiano guardando a te e che si chiedano Ma come cacchio si è vestito questo, oggi?

Poi tuo figlio torna a casa da scuola, sta indossando i tuoi calzini e le tue scarpe e i tuoi vestiti, quella felpa che cercavi da settimane, ti guarda con una faccia come a dire Ma come cacchio ti sei vestito oggi, papà?
Poi si vede che intuisce qualcosa della sensazione che provi di non essere più padrone di niente in casa tua e di essere vestito come un deficiente e del tempo che passa inesorabile e allora lui quel piccolo moccioso spilungone, per consolarti, butta lì una frase del tipo Bella quella felpa papà, tu gli rispondi Ti piace? La vuoi? Facciamo cambio? e lui allora è lì che si tradisce e scoppia a ridere a crepapelle e ti risponde No grazie, quella lì che hai su fa cagare, mi tengo la mia.

La tua felpa, in quell'esatto momento, è diventata la sua.

In un certo senso, lui è diventato te. 

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