martedì 2 luglio 2013

CREATIVITA'.

In certe riunioni che si fanno adesso e che ci siamo ormai ridotti a chiamare brainstorming, a un certo punto, salta sempre fuori uno che fino a quel momento lì ha giocato con l'ipad o con il telefonino, uno che farebbe bene a rendersi invisibile e a stare seduto in silenzio e ad ascoltare e a cercare di imparare quello che c'è da imparare il più in fretta possibile, uno che per iniziare a parlare fa sempre lo stesso genere di premessa e che incomincia sempre dicendo grossomodo così: "Io di questa cosa non ne capisco niente e non ne so niente e a me non interessa niente, però..." e poi dopo il però continua a parlare con disinvoltura come se fosse un genio o un visionario o Steve Jobs in persona, o il messia forse, dicendo delle cose completamente a sproposito che non stanno né in cielo né in terra, che sono ridicole e campate per aria e che se uno delle cose così le avesse dette in una riunione uguale dieci o quindici anni fa lo avrebbero prima buttato fuori dalla riunione a calci nel culo, e poi licenziato.

Quindici anni fa.

Adesso invece, quei tipi lì, tocca sentirli parlare per delle mezz'ore intere e poi alla fine c'è quasi sempre qualcuno che invece che dirgli ma vaffanculo gli dice anche "grazie per avere apportato un punto di vista creativo alla nostra discussione". 

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