lunedì 29 luglio 2013

GARE CONTRO IL TEMPO.

Ieri ho partecipato a una gara a cronometro a Cavacurta in provincia di Lodi, è un tipico paesino della Bassa padana, non lo so se voi siete mai stati una domenica intera di luglio (la più calda dell'anno) in un paesino della bassa padana. Io sì, ieri. In giro per il paese c'era un sacco di gente e c'erano un sacco di bici bellissime, spaziali, quasi tutte in carbonio. Atleti magri e tirati alucido dentro a tutine in lycra colorate, ruote lenticolari e ad alto profilo. Fidanzate e mogli appoggiate con i gomiti alle transenne del rettilineo di partenza. Papà in pensione ad assistere figli ex-campioni o ex-promesse, mai diventate veri campioni. Odore di olio per massaggi all'eucalipto nell'aria.

Alla fine del riscaldamento ho visto questa bici che era parcheggiata fuori da un bar vicino alla zona di partenza. Era di un signore anziano con tutti i capelli bianchi che era venuto per vedere la gara, io l'ho visto mentre arrivava questo signore, era vestito con i pantaloni lunghi, i sandali di pelle e una camicia chiara a maniche corte, ha frenato cautamente, si è fermato, è sceso dalla bici con un movimento rallentato ed elegantissimo della gamba e poi l'ha messa in equilibrio appoggiata al muro, la bici. L'ha lasciata lì così, si è messo le mani incrociate dietro la schiena e poi se ne è andato in giro per il paese a camminare in mezzo alla gente e agli atleti. Camminava lentamente, lentissimamente guardandosi intorno. 

Senza fretta. 

Si asciugava il sudore della fronte con un fazzoletto di tela blu a disegno scozzese. Non lo so da quanto era che non lo vedevo un fazzoletto di tela blu a disegni scozzese.

Era da tanto.



Per la cronaca il percorso ad anello misurava 16.4 km e io mi sono classificato 7° alla velocità media di 45.31 km/h. Sono molto contento.

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