giovedì 19 settembre 2013

LA MOSCA.

Mi sono fermato a Novara a fare gasolio. Ho fatto e poi quando sono risalito in macchina e sono ripartito lei era lì. 

Una mosca. 

Non tanto grande, veloce, nervosa nel volo e nei cambi di direzione. Mi infastidiva, allora ho abbassato i finestrini più di una volta per lasciarla uscire mentre viaggiavo, ma lei niente, non ne voleva sapere. Stava lì sul sedile o sui montanti del tetto, o sul cruscotto, aggrappata. Zampettava su se stessa e con quei due piccoli arti anteriori sembrava pulirsi e lavarsi, indifferente a tutto, almeno fino a quando tentavo di prenderla. Poi volava. Ho cercato di eliminarla ma niente, impossibile. 

Me la sono portata fino a Torino poi ho parcheggiato, ho fatto le mie cose e dopo quattro ore sono ritornato alla macchina, lei era ancora li, me ne sono accorto appena sono ripartito. Volava dappertutto nell'abitacolo, sembrava impazzita, però era meno veloce di prima. Ho provato di nuovo a farla uscire dalla macchina e anche a farla secca ma ancora niente. Ho viaggiato un ora con lei che vagava nell'abitacolo, poi sono arrivato in un altro posto dove dovevo prendere del materiale e ho lasciato porte e portellone aperte per quasi un ora mentre caricavo. 

Quando sono ripartito, quasi non ci credevo, lei era ancora li. Volava facendo dei pentagoni nell'aria dentro al furgone, si posava un po' di qua e un po' di la, viaggiavo a radio spenta, non la ascolto mai la radio, quindi a tratti potevo anche sentire il suono del suo volare. Immaginarmi il flettersi di quelle piccole ali ad ogni battito e a ogni cambio di direzione. Questa piccola mosca poi ha giocato con il flusso d'aria fresca del mio condizionatore e con il parabrezza camminandoci sopra, dall'interno, prendendosi gioco del vento che scorreva dall'altra parte del vetro. A un certo punto mi si é posata su un braccio e l'ho osservata camminare stando in equilibrio sui peli del mio avambraccio, delicatamente. L'ho lasciata fare, in fondo era tutto il giorno che mi teneva compagnia. 

Quando sono arrivato a Orio al Serio, sulla A4, ero proprio davanti all'aeroporto, ho abbassato il finestrino soprapensiero e questa piccola mosca si è buttata fuori, nel flusso d'aria ferma mentre la mia macchina viaggiava a 130 km/h. 

Fuff. 
Andata. 

Ho tirato su il finestrino con i capelli che mi svolazzavano dappertutto, ho chiuso il vetro e i capelli non si muovevano più, c'era solo quel suono di sottofondo del motore e delle ruote che girano sull'asfalto e quel sibilo dell'aria che viene da fuori. 

Magari adesso questa piccola insignificante mosca residente a Novara, che oggi è stata a Torino, Ozegna, Milano e Orio al Serio, sale su un aereo della Ryanair e stasera é a Dublino o a Praga o a Barcellona, chi lo sa? 

Voi direte: ma che storia é questa? In effetti non é una storia, non é niente. Però é sempre meglio di leggere una post tipo : Aggiornamento a iOS 7 effettuato e venti centimetri di puntini di sospensione. 

E anche sapere che tipo di mosche vi volano intorno, ad esempio, a me interesserebbe di più che sapere che marca di telefono avete.

Nessun commento: