domenica 15 settembre 2013

SI E' SPOSTATO.

L'altro giorno uno scrittore vero - uno scrittore-scrittore che scrive anche i suoi pensieri su dei giornali e lo chiamano alla radio e alla televisione a parlare dei suoi libri e di altre cose, uno scrittore cha a me piace molto - mi ha scritto una cosa via mail a riguardo di un'altra cosa ancora che gli avevo scritto io. Già che mi risponda quando gli scrivo, voglio dire, son contento. Con tutte le cose che avrà da fare.

Poi è successo che qualche giorno dopo ho letto una cosa che ha scritto lui, questo scrittore-scrittore, sul suo blog, che io l'ho capito con certezza, aveva a che fare con quella cosa che ci eravamo detti noi. Sembrava una specie di messaggio in codice, sembrava.

E' stato un fatto strano.

A me, quando ho letto quella cosa che ha scritto questo scrittore-scrittore in cui c'era dentro un pensiero che veniva da quello che ci eravamo detti noi, io e lui, intendo dire, leggere quella cosa mi ha fatto questo effetto qui che provo a spiegare adesso: non so se avete mai visto il film Ricomincio da Tre, la scena di Massimo Troisi che cerca di spostare i vasi o di piegare i cucchiaini con la forza del pensiero? Massimo Troisi ci prova e ci prova, e ci prova, ci prova così tanto che alla fine in un certo senso ha smesso di crederci. Non so se lo avete visto, questo film.

Lui ci prova per tutto il film a spostare i vasi e a piegare i cucchiaini con il pensiero, ma alla fine non se lo aspetta più che possa succedere per davvero.

Ecco, io in un certo senso è un periodo che mi sento così in tante cose che faccio, nel mio lavoro, come Troisi.

Solo che il cucchiaino a cui stavo pensando, mi sono accorto l'altro giorno, si era piegato.


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